Il mondo dell'occulto, a differenza del passato –
poiché tale mondo ha origini molto remote e non recenti –, oggi pare essersi
diffuso in maniera tale da tradire il significato del suo stesso nome («
occulto » vuol dire « nascosto »), poiché risulta essere fin troppo visibile...
Una visibilità che quasi sembra esser divenuta così evidente da risultare di
carattere « abituale », tanto il mondo dell'occulto è presente. Se una pratica
negativa risultasse abituale e dunque svolta senza che vi si prestasse
particolare attenzione, il risultato sarebbe un accumulo quotidiano, abituale
di esplosivo, il cui danno una volta avvenuta l'esplosione risulta essere tanto
più forte e violento quanto più esplosivo si è accumulato. Anzi, la pratica
occulta non attende neanche che si giunga ad un punto ben preciso per dar luogo
alle sue conseguenze, poiché risulta essere veleno sotto l'aspetto di bevanda
innocua. Il punto è che sempre di veleno si tratta – e di quello del serpente
antico – e sempre reca avvelenamento! Di cosa? Dell'anima e del corpo. Magari
le conseguenze non emergeranno subito dopo una pratica occulta, ma comunque
emergeranno e, più pratiche occulte vengono svolte, più veleno si accumula a
danno della propria anima e del proprio corpo. A mio parere tutto questo
risulta essere un vero e proprio successo da parte del Satana, rendendo il
mondo dell'occulto e le pratiche ad esso connesse come un qualcosa che
appartenga alla quotidianità di molte persone... Il Satana agisce sempre nel
nascondimento e con tale mondo agisce (quasi) indisturbato. Tanto chi gli dice
qualcosa se il tutto fa parte della sfera dell'abitudine (seppur infernale)!
L'occultismo consiste nel cercare dei poteri superiori con scopo di
dominazione, oppure nell'approfittare dei poteri che vengono trasmessi
attraverso una particolare iniziazione.
Ovviamente il problema odierno è che o non si crede affatto al mondo
dell'occulto o si crede in maniera sconclusionata, ad eccezione di qualcuno!
Purtroppo è ancora presente la parola « eccezione », la quale indica che la
presa di coscienza di tale mondo infernale, per quello che è, risulta misera.
Tante sono le pratiche occulte ed alcune sono: cartomanzia, chiromanzia,
astrologia (oroscopo e altro), magia (bianca, nera, rossa), il maleficio
(amatorio, venefico, di legatura, di omeopatia o transfert, di putrefazione e
anche di possessione), il pendolino magico, l'utilizzo della tavola ouija, la
cristalloterapia, la pranoterapia (quella vera e propria con le sue origini)!
Ci sono anche le sedute spiritiche, con una vasta gamma di nomi, ossia:
negromanzia, medianità, channeling, spiritismo... Tutti nomi che rimandano alle
sedute spiritiche. Beh poi si giunge al fondo, alla massima espressione oscura
dell'occultismo, ossia al satanismo (razionalista, occultista, acido o
selvaggio, luciferino). Un accenno, nel vero senso della parola, dato che l’argomento
è molto vasto: vi sono pratiche, e qui il discorso guadagna delicatezza,
appartenenti a diverse culture, come ad esempio il voodoo, la macumba, la
candomblè, la santeria cubana (e tanto altro…), che senza dubbio meritano
attenzione, ma ad un cristiano non si addicono, e ciò non può non essere
espresso. Nella Scrittura vi sono passi riguardanti il popolo d’Israele circa
la preservazione nella corretta condotta cultuale (Cfr. Dt 13,2-6; 1Sam 26,19;
2Re 5,17; Sal 81 [80], 10; Sap 14,22-31; Is 43,11-12…) e anche dei veri e propri ammonimenti
(Cfr. At 8,18-25; Gal 5,19-21; …). Circa lo yoga: è una pratica religiosa molto
antica e vasta, e per il fatto stesso di esser tale merita rispetto, per cui
non è possibile riportare in modo esauriente l’argomento. Nel caso specifico
non si fa riferimento alla pratica religiosa in quanto tale, ma alla stessa
distorta dalla catastrofica “New Age”, la quale
risulta essere una vera e propria realtà sincretistica, una miscela eterogenea
di pratiche, da condurre alla conciliazione dell’inconciliabile, tale da
distorcere la pratica stessa dello yoga. C’è da dire una cosa però, ossia che
nonostante ciò, non ci sarebbero problemi se il tutto avesse come scopo una
semplice ginnastica, ma nel momento in cui vi fosse la comparsa di termini
quali “prana”, “chakras” e “mantra”, allora la situazione cambierebbe
radicalmente. Questo poiché ci si discosterebbe totalmente dalla realtà
cristiana (per approfondimenti circa la meditazione cristiana: Card. Joseph
Ratzinger, Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica su alcuni aspetti dellameditazione cristiana, 15 ottobre 1989). Questi ultimi sono aspetti
culturalmente molto vasti, i quali richiedono certamente di essere approfonditi
ed esposti in maniera almeno soddisfacente e con rispetto, che non può
mancare, ma penso sia giusto esporre il fatto che l’identità cristiana è un’altra
cosa, è un discorso totalmente diverso e non è possibile accettare commistioni
di alcun tipo. Riprendendo, per molti l’occultismo non rappresenterebbe nulla
se non una sorta di gioco senza alcun pericolo, ma per un cristiano così non è…
o almeno non dovrebbe esserlo!
La Scrittura presenta passi estremamente chiari in merito a tali pratiche ed
alcuni sono: Lv 19,26; Lv 19,31; Dt 18,10-12…
In merito alla superstizione, c’è da dire che anch’essa conduce all’occultismo.
La pratica di togliere il “malocchio”, altro non è che una forma di magia
bianca – di qualunque colore sia è sempre di origine diabolica – e quindi siamo
nel mondo dell’occulto. Ma vi sono anche altre pratiche che si mascherano
astutamente come il loro “autore” e che si mostrano in veste del tutto
benevole, ma che in realtà son tutt’altro… Alcune di queste pratiche sono: il
dolce di Padre Pio, la catena di Sant’Antonio, gli olî di San Giuseppe o di San
Raffaele – con le loro complesse preparazioni – ed altre di questo genere. Beh
queste pratiche non sono altro che superstizione. Sono pratiche che escludono
l’intervento della Chiesa attraverso i suoi ministri sacri. L’olio di San
Giuseppe, se consideriamo quello preparato con i gigli, e non l’olio autentico
benedetto dal sacerdote, altro non è che superstizione, sia il risultato sia la
preparazione stessa. Il dolce di Padre Pio – come se la ricetta l’avesse data
lui, e inoltre San Pio digiunava spessissimo!... – è una superstizione bella e
buona! Non è possibile attribuire un potere ad un oggetto poiché di potere non
ne ha. Gli oggetti autenticamente sacri sono efficaci in base alla fede della
persona, ovviamente la fede in Dio. Ma nel caso di questi presunti olî, dolci e
catene, non vi è proprio nulla di sacro. Semmai vi è una sorta di magia, ma
nulla di sacro in quanto sono tutte pratiche che esulano dall’autentica fede
riportata nella Bibbia ed espressa immensamente dalla Chiesa. In poche parole
“il fai da te”, come in questo caso, è una trappola ben piazzata. La Chiesa
mette a disposizione mezzi straordinariamente efficaci per aiutare la persona
nel cammino di fede, dunque non occorre far ricorso a pratiche strampalate,
bislacche che portano fuori dalla genuina fede in Cristo, con conseguenze
terribili.
Insomma, l’argomento è molto vasto, ma si cercherà di scrivere
qualcos’altro.
di Gabriele Cianfrani
di Gabriele Cianfrani