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giovedì 16 aprile 2020

QUANDO LA MADONNA APPARVE AL VESCOVO

aprile 16, 2020 Posted by Gabriele Cianfrani No comments
<< Anch’io posso testificare, che, recatomi nel Luogo Sacro, riconcentrandomi nella preghiera, ebbi l’Apparizione della Vergine >>.


+ Mons. Francesco Macarone Palmieri Vescovo di Boiano

Basilica Minore dell'Addolorata in Castelpetroso (IS)


È quanto avvenne presso la contrada “Cesa tra Santi” di Castelpetroso, un paese molisano della provincia di Isernia. Tutto ebbe inizio il 22 marzo del 1888, quando la trentacinquenne Fabiana Cicchino, tornando a casa dopo aver condotto al pascolo il gregge, si rese conto che mancava un agnello. Nel tornare indietro trovò l’agnello mancante accanto ad una piccola grotta situata in un crepaccio, come se stesse in ginocchio. Resasi conto che una luce balenava da quella grotta, dopo essersi avvicinata per osservare cosa fosse tale fenomeno, vide chiaramente la Vergine Maria leggermente inginocchiata, con il Cristo morto coperto di piaghe disteso ai suoi piedi, mentre la trentaquattrenne Serafina Valentino Cifelli che si trovava anch’ella fuori per condurre il gregge al pascolo, ebbe la visione celeste il 1° aprile dello stesso anno, che tra l’altro era il giorno di Pasqua. Tale evento fece sì che l’allora Vescovo diocesano Mons. Francesco Macarone Palmieri, accompagnato da alcune autorità ecclesiastiche, si recasse nel luogo esatto il giorno 26 settembre del 1888, per un’accurata verifica svolta, da come traspare, personalmente. Ebbene proprio in quell’occasione, la visione celeste si mostrò anche ad egli e per ben tre volte! Questo fatto non può essere certamente trascurato, a maggior ragione se si considera che la prima autorità ecclesiastica competente ad emettere quantomeno un giudizio, ad esprimere se determinati eventi siano o meno “degni di fede”, sia proprio il Vescovo locale. Ciò fa di Mons. Francesco Macarone Palmieri l’unico Vescovo veggente della storia che al momento si ricordi. Inoltre, la notizia delle apparizioni della Vergine Addolorata nel paese molisano giunsero fino al bolognese Carlo Acquaderni, direttore della rivista “Il Servo di Maria” e fratello di Giovanni Acquaderni (cofondatore dell’attuale Azione Cattolica). Devoto della Madonna, Carlo Acquaderni si recò a Castelpetroso verso la fine del 1888 portando con sé il figlio Augusto di dodici anni, affetto da tubercolosi ossea. Giunti sul posto, il giovane Augusto bevve dell’acqua della sorgente scaturita qualche mese prima ai piedi della rupe e guarì istantaneamente, come altre persone in seguito. Per di più, verso gli inizi del 1889, la Vergine Addolorata apparve anche a Carlo Acquaderni e al figlio, come apparve anche a tante altre persone, le quali raccontarono di aver visto anche diversi santi oltre alla Vergine talora con il cuore trafitto da sette spade. Tutto questo fu con certezza documentato e sottoposto al vaglio dell’Autorità diocesana fino al 1950. Ovvio che anche oggi non è possibile escludere nulla, come i benefici che molte persone riscontrano dopo aver bevuto dell’acqua di quel posto scelto dalla Beata Vergine Maria, ma sia chiaro, se il tutto avviene con “fede sincera”. Il 28 settembre del 1890 fu il giorno in cui vi fu la posa della prima pietra, per iniziativa di Carlo Acquaderni, il quale, insieme a Mons. Macarone Palmieri e all’ing. Francesco Gualandi si occupò dei lavori. Nel 1891 giunse dalla Polonia il primo pellegrinaggio estero e nel 1907, per la fervente devozione dei polacchi nei confronti degli eventi mariani di Castelpetroso, venne benedetta la prima cappella: la “Cappella dei Polacchi”. Il 6 dicembre 1973, Papa Paolo VI proclamò la Vergine Addolorata “Patrona del Molise”. Conclusi i lavori e consacrato nel 1975 da Mons. Carici, lo splendido Tempio mariano si presenta con due grossi campanili e sette cappelle, le quali rappresentano le sette spade, i sette dolori di Maria, orientate verso il centro del Santuario coperto da una mirabile cupola. Il primo Papa a far visita al Santuario fu San Giovanni Paolo II nel 1995, e pare non sia un caso se si considera che il primo pellegrinaggio estero avvenne dalla Polonia.
Nel 1997 fu il Card. Joseph Ratzinger, futuro Benedetto XVI, a visitare il Santuario, il quale nel 2013 verrà elevato alla dignità di Basilica minore, mentre il 2014 vedrà Papa Francesco recarsi pellegrino al Santuario dell’Addolorata. Importante è il percorso (la “Via Matris”) che collega il Santuario al luogo delle apparizioni. Un percorso di circa 750 metri immerso nella natura, percorribile a piedi, il quale consta di sette tappe, ossia i sette dolori di Maria, con la presenza di ammirevoli sculture bronzee ad altezza d’uomo realizzate dallo scultore molisano Alessandro Caetani. Ma vi è anche una strada percorribile con mezzi di trasporto. Si tratta di un luogo in cui ritrovarsi e ritrovare Dio mediante il silenzio, quel silenzio che spesse volte ed erroneamente viene inteso come solitudine e assenza, ignorando che il silenzio è il modo che consente di lasciare spazio all’ascolto. Nel silenzio è Dio che parla: noi ascoltiamo.

Gabriele Cianfrani

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